Il Presidente di Interporto Marche, Massimo Stronati, è stato impegnato a Osaka e a Tokio per incontri B2B e Istituzionali incontrando anche l'Ambasciatore italiano in Giappone Gianluigi Benedetti.
Tra i colloqui più significativi, Stronati si è interfacciato con i vertici delle società di Trasporti e Logistica tra cui la Sayu, uno dei principali importatori di beni alimentari, e la ECMS Japan che opera in 11 paesi dell'Asia e che ha mostrato interessi per l'Italia essendo già operativi in Europa, in particolare in Inghilterra e Olanda.
Importantissimo è stato l'incontro con la Yamato Transport, il più grande operatore della logistica in Giappone, un colosso con un fatturato di 1,8 trilioni di yen che opera in 7 Paesi e che tiene anche una sede in Italia.
Al rientro dalle nove giorni all'Expo 2025 di Osaka, il presidente di Interporto Marche Spa, Massimo Stronati, porta con sè un importantissimo bagaglio di nuovi agganci con le maggiori Società di trasporti e logistica giapponesi.
La logistica nell'ottica della volontà di potenziare l'export delle Marche è fondamentale. Per questo il presidente ha sfruttato l'occasione per incontrare la Camera di Commercio italo giapponese e l'Ice, l'Istituto commercio estero. Una missione importantissima perché l'Interporto dovrà sempre di più guardare all'estero per trovare nuovi partner internazionali.
Le giornate di giovedì e venerdì scorsi, in cui il presidente di Interporto era a Tokio per incontri B2B e istituzionali, possono risultare decisive per il futuro del polo logistico della Coppetella. Tra gli incontri più significativi a livello di business, infatti, vanno segnalati quelli con i vertici di autentici colossi.
Uno di questi è sicuramente la Ecms Japan, che opera in 11 paesi dell'Asia e che ha mostrato interessi per l'Italia visto che già sono operativi in Europa, in particolare in Inghilterra e Olanda, e anche quello nella sede della Sayu, uno dei principali importatori di beni alimentari.
Importantissimo anche l'incontro con la Yamato Transport, il più grande operatore della logistica in Giappone con un fatturato di 1,8 trilioni di yen, che opera in 7 Paesi e che ha anche una sede in Italia.
Proprio i manager di Yamato Transport hanno dimostrato interesse a far visitare l'Interporto delle Marche ai loro tecnici italiani che sono attualmente stanziati a Milano.
"Abbiamo parlato di intermodalità e soprattutto di poter creare un hub all'interno degli Interporto - ha commentato Massimo Stronati - per inviare in Giappone prodotti come pasta, vino e olio e nello stesso momento per consentire anche un arrivo in Italia di prodotti tecnologici e poi, da lì, inviarli nei vari mercati, prevedendo magari anche piccole lavorazioni".
C'è una grande voglia di riscatto per questa importante infrastruttura pubblica e la missione della Regione Marche all'Expo ha consentito anche di dare la giusta dimensione e importanza rispetto all'attività produttive presenti nelle Marche, alla stria imprenditoriale e culturale della regione.